Siete stanchi dei soliti biglietti d’auguri natalizi? Provate con gli Hagauguri.

hagakure_hagauguri

Se siete stanchi dei soliti bigliettini d’auguri natalizi la soluzione la offre Hagakure, digital agency specializzata in progetti di comunicazione sui Social Media. Con il “generatore random di auguri” di Hagakure, infatti, i consueti messaggi di Buone Feste diventano originali, autoironici e condivisibili via Facebook, Twitter, Google+, Pinterest o email.

Il sito Hagauguri e la relativa applicazione Facebook offrono a tutti la possibilità scegliere tra migliaia di varianti del classico “Il più sincero augurio per un buon Natale e un felice anno nuovo”. Basta un click per vedere il più standard dei messaggi natalizi trasformarsi in un augurio unico e irripetibile da inviare ad amici e collaboratori per strappare loro un sorriso.

hagakure_sito-hagauguri

Ci sono auguri per tutti i gusti: per chi ama lo slang giovanile e per chi è appassionato di neologismi, per chi preferisce uno stile comico e per chi di Internet non può fare a meno. Scelto il proprio augurio, è sufficiente selezionare la modalità di condivisione: Facebook, Twitter, Google+, Pinterest o email.

Qualche esempio?

hagakure_hagauguri_selezione_biglietti

È così che anche io voglio augurare a tutti voi “Il più condivisibile augurio per un retwittato Natale e un pinnato anno nuovo!”

.

L’attività è stata ideata da Hagakure. Team del progetto: Art director Marco Tironi, copywriter Fabio Montalbetti, idea creativa, accounting e coordinamento progetto Vanessa Carmicino, Carola Cerritelli, Claudia Abbiati e Sergio Giussani, sviluppo Lorenzo Colarieti e Marco Mondadori. La direzione creativa è di Matteo Righi.

Con Haribo e Hagakure, a MM Cadorna, il primo progetto di “Station gummyfication”!

All’interno della nuova campagna e strategia di comunicazione di Haribo Italia, qualche settimana fa, abbiamo colto l’opportunità di utilizzare trenta spazi (manifesti, tornelli, gazebo, pavimentazioni, scale d’ingresso e scale mobili) prenotati da Haribo nella stazione MM Cadorna Milano.

E’ nato così il primo progetto di Station Gummyfication, la Station Domination di una delle stazione della metropolitana tra le più importanti di Milano, realizzata in modo decisamente originale.

Hagakure, l’agenzia di cui sono direttore creativo, ha proposto di utilizzare gli spazi in modo decisamente originale: trasformare tutta la segnaletica ATM in una rivisitazione a base di caramelle, le storiche caramelle Haribo.

Le indicazioni del capolinea della metro sono state ridisegnate con un font speciale Haribo e le pareti delle scale esterne sono state allestite con un logo MM1 fatto esclusivamente con caramelle di colore rosso (MM1 è la linea “rossa” milanese) e verdi dovendo segnalare la MM2 (la “verde”).

Il brand Haribo, conosciuto sul mercato come “La bontà che si gusta ad ogni età”, è diventato una bontà e felicità che si gusta in ogni luogo: per 45 giorni porterà infatti un pizzico di felicità nell’immaginario comune di tutti i viaggiatori.

Se volete far parte del progetto partecipativo legato all’iniziativa, fotograte la Gummyfication di Cadorna e postate le vostre foto su Instagram o Twitter con l’hashtag #haribocadorna o #haribo e le pubblicheremo nel sito di Hagakure.

.

L’attività è stata ideata da Hagakure. Team del progetto: Art director Marco Tironi e Alberto Monti, copywriter Fabio Montalbetti, fotografia e postproduzione IppiStudio, strategist Michela Cimnaghi, accounting e coordinamento Marianna del Curto. La direzione creativa è di Matteo Righi. Coordinatore del progetto per Haribo Italia Daniele Calza, Marketing manager Haribo Italia Massimo Bullo.

Su Twitter l’operazione #lucianosfriends per sostenere e far conoscere la Fondazione Pavarotti.

Luciano's-Friends-Manifesto-Modena-6-settembre 2012-matteo-righiSi è tenuto il 6 settembre 2012 al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, un concerto in memoria del grande tenore modenese, al quale hanno partecipato oltre a dieci giovani cantanti d’opera, selezionati dalla Fondazione Pavarotti anche tantissimi “Special Friends”.

Con l’Orchestra Sinfonica Italiana, diretta dal Maestro Fabrizio Maria Carminati, si sono esibiti artisti del calibro di Jeff Beck, Andrea Bocelli, Montserrat Caballè, Elisa, Lorenzo Jovanotti, Ennio Morricone e Zucchero. A fare gli onori di casa Fabio Fazio, un grande amico del Maestro e di Nicoletta Mantovani.

In occasione dell’evento, la Fondazione Luciano Pavarotti ha lanciato un’iniziativa dal grande potenziale mediatico.

L’attività, prevedeva il coinvolgimento di grandi personalità del mondo della musica, dello spettacolo e del jet set internazionale, si basava sull’utilizzo di Twitter e sull’invio di un kit (una T-Shirt Luciano’s Friends e un fazzoletto bianco uguale a quello che usava il Maestro durante le sue esibizioni), accompagnati da una lettera con l’invito a partecipare e le istruzioni.

Luciano's-Friends-lettera-Modena-6-settembre-2012-matteo-righiGli amici di Luciano, per partecipare all’iniziativa, venivano invitati a compiere due semplici gesti:

  • Il primo, che aveva come fine quello di far conoscere la Fondazione Luciano Pavarotti, era di indossare la maglietta Luciano’s Friends e scattarsi una foto da condividere via Twitter. 
  • Il secondo era un modo originale per dare il via a una raccolta fondi in sostegno dei giovani talenti del mondo della lirica: autografare il fazzoletto bianco, simbolo della figura di Luciano Pavarotti, e rispedirlo alla Fondazione per poi metterlo all’asta.

Luciano's-Friends-twitter-Modena-6-settembre-2012-matteo-righi

I risultati dell’operazione via Twitter, con un costo media pari a zero, sono stati di tutto rispetto:

322.949 Account Twitter coinvolti
Oltre 4.000.000 di impressions
Oltre 20 celebrities coinvolte

 

Ecco alcune delle celebrities che hanno twittato la propria fotografia: Lou Reed, Milly Carlucci, Alessandro Gassman, Alessandro Bergonzoni, Paolo Gerani, Pupi Avati, Patrizio Roversi, Dolce & Gabbana, Nicoletta Mantovani, Saturnino Celani, Beppe Grillo, Syusy Blady, Fabio Fazio, Jeff Beck, Ligabue, Jovanotti, Giancarlo Giannini, Alessandro Benetton, Zucchero e Alberta Ferretti.

Luciano's-Friends-celebrities-attività-twitter-Modena-6-settembre-2012-matteo-righi

Online: Agosto-Settembre 2014

Cliente: Fondazione Luciano Pavarotti
Referente per il cliente: Nicoletta Mantovani, Serena Belladelli

Agenzia: Hagakure

Art director: Marco Tironi
Copywriter: Fabio Montalbetti
Community manager: Barbara Boasso
Graphic designer: Georgia Matteini Palmerini
Direzione creativa: Matteo Righi

“Doniamo.org”. Da oggi anche nel web la nuova campagna di Pubblicità Progresso per sensibilizzare alla donazione degli organi.

Un anno e poco più fa, sono stato coinvolto da Franco Moretti, in qualità di Presidente dell’ADC*E e mio storico mentore, alla realizzazione della nuova campagna sulla sensibilizzazione alla donazione degli organi. Non posso dimenticare la sua telefonata: “Matteo, abbiamo bisogno di fare qualcosa di nuovo, anche nel web, ci servi tu”. Potevo rifiutare?

Per la prima volta nella sua storia, la Fondazione Pubblicità Progresso, a quarant’anni di distanza dalla prima campagna dedicata alla donazione del sangue, ha voluto coinvolgere, anzichè le agenzie, un superteam di professionisti che si dedicassero alla causa, ognuno per il suo ramo di competenza.
Il giorno della prima riunione ho incontrato oltre al nuovo amico Alberto Contri (Presidente della Fondazione), anche i vecchi amici Andrea Concato e Roberto Fiamenghi e siamo stati nominati project leader. Non potevamo più tirarci indietro.

Ma che responsabilità! Saremmo riusciti a realizzare una campagna degna del tema nonostante gli impegni professionali, quello che io chiamo “il lavoro di giorno”? Saremmo riusciti a regalare la nostra professionalità a qualcosa in cui credevamo? Speravamo di si.

Quel giorno c’era anche il Professor Antonio Gasbarrini, Epatologo del Policlinico Gemelli di Roma e Presidente della Fondazione Fire, scintilla dell’intera operazione e una grande persona che ha saputo farci concentrare su quelli che sono i mille dubbi che ha un comune cittadino nei confronti della donazione. Per esempio: “Non è che mi espiantano gli organi e io non sono davvero morto?”, “Non è che i miei organi vengono venduti?”. E altre domande alle quali avremmo dovuto dare una risposta. Soprattutto quella di trovare il modo di convincere le persone a fare qualcosa mentre erano in vita, evitando ai nostri cari di prendere una decisione quando noi non ci saremmo stati più.

L’argomento era tra i più difficili da trattare, sia perché obbliga l’eventuale donatore a pensare alla propria possibile morte prematura, sia perché occorre fornire molte informazioni e poi perché – da ultimo – occorre anche aiutare a superare le barriere burocratiche alla formalizzazione della decisione di donare gli organi.

Grazie a un comitato scientifico che coinvolgesse la massima istituzione del Paese in questo campo, l’Istituto Nazionale Trapianti e l’AIDO, l’associazione di donatori più strutturata e presente capillarmente sul territorio nazionale siamo riusciti a evidenziare i problemi e a trovare soluzioni.

Le soluzioni evidenziate sono state quelle di convincere le persone a fare i passi necessari finché sono ancora in vita – per fare in modo che non siano i nostri cari a prendere la decisione in un momento davvero difficile per loro – e a sciogliere ogni dubbio a chi questa decisione la deve ancora prendere finché è ancora in vita.

Da questi concetti sono nati gli spot che state vedendo in TV, ma anche il sito di cui vi parlerò tra poco.

Il sito www.doniamo.org costituisce la struttura portante della campagna (questo lo dice il comunicato, non certo io che l’ho studiato, Alberto Monti che lo ha disegnato o Andrea Concato che ha scritto testi eccelsi) ma è costruito in modo da facilitare un percorso guidato verso la auspicabile decisione che come avrete intuito è l’Adesione all’AIDO e al rilascio della tessera, l’unica cosa che libererà i nostri cari ad una decisione da prendere in un momento – che come ho già detto – potrebbe essere difficile.

Infatti, all’inizio compare la frase: “un sito per farsi domande, ottenere risposte, prendere una decisione”.  E per questo il sito è stato studiato come un percorso. Per primo ci sono le risposte alle F.A.Q. (le domande più frequenti) che non sono riportate come al solito per iscritto, ma con rapide interviste video girate in sala operatoria o in ospedale, fatte ad alcuni autorevoli chirurghi dei trapianti. Volevamo che fossero loro a fornirle, non certo noi che di lavoro facciamo la pubblicità. Tutte le video F.A.Q. le trovate qui.
Ad ogni risposta si propone – nel caso si sia convinti – di cliccare sul bottone che consente di scaricare il modulo di adesione all’AIDO con le indicazioni per ottenerla.

Ma se non basta questo a convincere le persone, viene proposto di guardare la campagna stampa e conoscere i testimonial che hanno già aderito alla campagna e all’AIDO come Claudia Gerini, Diego Della Valle, Concita De Gregorio, Lorenzo Sassoli De Bianchi, Caterina Caselli, scattati da due maestri della fotografia contemporanea: Chris Broadbent, uno dei più grandi maestri dello still-life e del ritratto, e Gerald Bruneau (già assistente di Andy Warhol). Tutte le campagne stampa le trovate qui. Altri ne verranno.

Da ultimo, se il visitatore non è ancora convinto, gli si chiede di inviare una mail con le sue perplessità o la richiesta di ulteriori delucidazioni, cui risponderanno degli esperti della materia. Ma siccome non credo che arriverete a questo punto e fi fiderete di me, iscrivetevi subito all’AIDO qui.

Ovvio che per fare tutto questo, oltre all’impegno di Pubblicità Progresso e all’ottimo lavoro di Marcella Colombo e Serena Izzo, c’è anche quello di Giovanni Bedeschi, Paola Ticozzi Valerio, del regista Claudio Gallinella di BedeschiFilm, del sound designer Matteo Milani di Green Movie, degli attori Giacomo De Cataldo e Pierpaolo D’Alessandro. Nonchè quello di Pacifico e Cristina Marocco che hanno concesso i diritti musicali e hanno cantato nella versione speciale realizzata per il film di “Tu che sei parte di me”, Sugar Music e Edizioni Curci per la buona volontà.

Paolo Pelizza, Tommaso Feraboli e Matteo Corbi hanno lavorato alle video F.A.Q. realizzando un lavoro lavoro con Postatomic e lo speaker Massi Rossi che ha anche realizzato il radio con il team di Eccetera qui.

Al sito hanno lavorato Simone Tolomelli (che ringrazio personalmente per la dedizione e la professionalità – anche se con lui ho parlato solo via Skype ma che abbraccerò alla prima occasione), Paolo Ainio e Andrea Santagata di Banzai Media.

Sicuramente chi ho dimenticato di ringraziare per questa meravigliosa esperienza potete trovarlo qui.

.

Dall’inizio del progetto ho cambiato 2 agenzie: sono passato da Wunderman a Hagakure, ma entrambe le agenzie mi hanno dato carta bianca per portare avanti il progetto e per questo ringrazio chi mi ha dato la possibilità di farlo “nel lavoro di giorno”.

.

La prima auto al mondo all’asta su Twitter: Hagakure lancia ‘Twitbid’ per FIAT 500 America.

Per il lancio della nuova 500 America, Fiat era alla ricerca di una grande idea.

Hagakure, agenzia creata e guidata da Marco Massarotto e Chiara Bassani (e nella quale sono Direttore Creativo dall’ottobre scorso) ha proposto un’originale iniziativa: mettere all’asta su Twitter la 500 America n°1.

Il risultato? Dall’1 al 15 marzo l’auto sarà a disposizione degli utenti: verrà aggiudicata al miglior offerente.

Partecipare all’asta è semplice. Basta avere un profilo Twitter, diventare follower di @fiatontheweb e andare nel minisito per fare un’offerta.

E’ tutto spiegato nel video a seguire:

.

Pronti? Il prezzo di partenza è 1€: chi vincerà si porterà a casa una 500 America con incisi sul montante esterno il numero di serie 1/500 e il nickname Twitter del proprietario.

.

Titolo: Twitbid
Agenzia e ideazione: Hagakure
Cliente: Fiat Automobiles SpA

Creative Director: Matteo Righi
Art Director: Marco Tironi
Copywriter: Fabio Montalbetti
Video consultant: Alberto Monti
Client Director: Francesca Bucci
Project Manager: Chiara Imbimbo
Account: Ilaria Vaccarini

Sito realizzato da ARC Worldwide – Leo Burnett

.

Have a look at the english video version (with project explanation) on YouTube.

“Le idee arrivano”. Intervista di YouMark a Marco Massarotto e Matteo Righi neo DC di Hagakure.

Da YouMark del 30 gennaio 2010
Tutti lo sanno, ma ora è ufficiale, Righi è in Hagakure. Che cresce e gareggia, anche con i top.

A dicembre sono state dieci le gare cui hanno partecipato. Di alcune l’esito positivo è già arrivato e a breve si sveleranno i nomi dei relativi brand. Non è che il proseguo di una costante crescita. A oggi 54 le persone impiegate, due nuove al mese, raggiungendo i 2 milioni e mezzo di fatturato.

Con l’entrata del nuovo Direttore Creativo e di tre del suo team (Fabio Montalbetti, Marco Tironi, Alberto Monti) a sottolineare ulteriormente il posizionamento di questa agenzia, nell’arricchimento per unitarietà di qualità, delivery e stile. La creatività, infatti, è determinante. Anche per le community, che non vanno solo gestite, ma ingaggiate. E solo con le idee si colpisce nel segno.

Insomma, il 2012 per Hagakure sarà un anno veramente importante. Con un occhio di riguardo all’internazionalizzazione, specie far east (sono state strette partnership con due realtà di Shangai per garantire al marketing sul web del fashion che sbarca in Cina supporto adeguato), ma anche al lavoro sull’intelligence, con dati e analisi a diagnosticare ogni progetto, così come al marketing della rete applicato al territorio (già operativi progetti per alcuni enti locali).

Ce ne parlano Marco Massarotto e Matteo Righi, rispettivamente CEO-founder e Direttore Creativo Hagakure.